La presenza liquida in una montagna ferma
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Non tutte le volte che ci relazioniamo con gli altri siamo identici. Capita di relazionarci in modo determinato e chiaro, altre volte in modo insicuro e cupo. Ci sono vari atteggiamenti di noi che si mettono in gioco nella relazione, una parte che si vuole esprimere di più in un momento e altre parti di noi che rimangono nascoste, in osservazione. In ogni corso di terapia manuale, si apprendono determinate tecniche per entrare in contatto con l’altro. Qualunque sia la tecnica che noi usiamo, possiamo però renderci conto che esistono diverse qualità nel contatto terapeutico, anche se una data tecnica o tradizione tende a volte ad evidenziarne una o più di una, e che le mani possono essere utilizzate in modo diverso a seconda del tipo di contatto che vogliamo creare. Con lo studio della medicina tradizionale cinese, ho riflettuto e integrato, i 5 approcci manuali esistenti connessi alla qualità dei 5 elementi presenti in natura: Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo. Inizio con l’Acqua, sapendo che essa non ha forma propria e si sa adattare a qualsiasi “dimensione”.
Acqua come forza, quiete e profondità; un contatto in cui “il fare” è ridotto al minimo, si tratta semplicemente di accogliere e saper aspettare. La mano avvolgente che entra in contatto e si adatta a quello che trova, senza giudicare o voler cambiare, ma accettando “la via della corrente”. L’acqua genera il Legno e l’accoglienza assume una direzione. Grazie a quello che la persona ha rivelato di Sè, sento con chiarezza una direzione da prendere e in questo contatto la mano sente di dover guidare la persona verso qualcosa di specifico; un contatto più direttivo, con la forza dell’albero che cresce e si porta verso l’alto. Il Legno alimenta il Fuoco rendendo possibile il suo manifestarsi, il suo esprimersi. Il contatto Fuoco è movimento, è il prendere diverse direzioni con un’alternanza di pressione nel corpo.
L’approccio è quello di far notare possibilità multiple, di guidare verso più strade e di lasciare la libertà di scegliere come muoversi in questa esplosione. Il contatto Terra è un contatto che sa dare contenimento; la mano avvolge e contiene. Un invito a non andare agli estremi, a saper mediare fra i propri bisogni e quello che c’è nel qui ed ora. Dall'accettazione dell’Acqua, la chiarezza del Legno, l’apertura a più possibilità del Fuoco e la centratura e il contenimento della Terra, si conclude con l’interiorizzazione del Metallo, una valutazione di cosa è ancora necessario tenere e cosa si può e si deve eliminare. L’essenzialità del Metallo ci porta a guardarci dentro con coraggio e tracciare i nuovi confini.