Noi sappiamo perché stiamo così, lo sappiamo e non vogliamo credere di saperlo. Allora, siccome non vogliamo crederci che quel che viviamo fuori si relaziona con noi.
Pensiamo sia cosa buona e giusta capire cosa c’è, rivolgendoci agli specialisti delle diagnosi, a quelli che possono dare un nome a quel che abbiamo, rispetto a quel che facciamo vedere loro.Una volta tornati a casa con un nome, magari anche semplice, non troppo complicato, questo potrebbe non bastarci a quietare la nostra mente, la quale ci porta a perdere IL NOSTRO NOME, identificandoci totalmente con quel che ci è stato detto e spingendoci a ricercare, in modo più approfondito, nel web. Così capiamo che non è proprio una cosa troppo normale, o almeno lo è per il periodo di stress che stiamo vivendo, ma non ci basta questo per darci pace. E allora cosa facciamo?
Procediamo con la lista degli specialisti che ci hanno consigliato, ne scegliamo uno poi un altro e dopo ancora un altro, ancora più lontano da dove abitiamo. Vogliamo RISOLVERE questo problema, per risolvere siamo disposti ad andare ovunque. Ma non dentro di noi. Perché cosa possiamo sapere noi di quel che abbiamo? non siamo dei medici, né degli specialisti, né delle persone che hanno studiato. Davvero?
Loro sapranno sempre dirci, da quel che hanno studiato e sperimentato, quel che portiamo a loro. Ma non sapranno mai cosa stai vivendo tu e cos’hai vissuto tu prima. Quel che stai vivendo e hai vissuto, ha bisogno di essere LIBERATO, ACCETTATO, TRASFORMATO. Per tutto il resto ci sono loro.